“… chi vuole guardare bene la terra deve tenersi alla distanza necessaria”

Il Barone Rampante, Italo Calvino

Ricerca e formazione

Supervisione

Cura delle istituzioni e dei gruppi di lavoro

ricerca e formazione
supervisione
ricerca e formazione
la formazione proposta in questi anni ha coinvolto professionisti di varie discipline (psicoterapeuti, pedagogisti, educatori, assistenti sociali, medici) concentrandosi significativamente nell’alveo della clinica e della teoria della clinica.
supervisione
La supervisione clinica è un processo di conoscenza, comprensione e valutazione degli elementi emotivi, cognitivi e relazionali implicati nel lavoro dell’operatore che cura o dell’èquipe curante e, per questo, rappresenta un momento altamente formativo e qualitativamente professionalizzante.
Le dinamiche che caratterizzano il rapporto con il cliente/utente/paziente, se adeguatamente elaborate, consentono di agevolare la relazione di cura, in quanto sono in grado di influenzare sia la fase conoscitiva che quella diagnostica e terapeutica del percorso di crescita.
In generale, si può dire che la supervisione delle equipe lavorative innesca, oltre alla condivisione di obiettivi lavorativi e sociali, un meccanismo di riflessione e progettualità che si mantiene e perpetua nella ricerca di unità, qualità ed identità continua, anche quando la supervisione stessa è terminata. Il lavoro di gruppo, inteso come unità e non solo come il confluire dell’apporto dei singoli, si articola in alcuni momenti chiave che scandiscono il lavoro e il nuovo modo di pensare il gruppo stesso (Makover 1996): scopo, mete, strategie e tecniche riflettono in modo operativo l’affinamento dell’identità e dell’esperienza emotivo-affettiva e cognitiva dell’equipe.

Uno strumento estremamente utile in questo senso è la narrazione dell’esperienza, attraverso cui il gruppo conferisce senso al contesto della relazione (Vezzani 1999). Si tratta del costrutto narrativo co-generato dai dialoganti, sempre in evoluzione poiché rispecchia il cambiamento e la crescita dei singoli e del gruppo. Esso assume un ruolo di ripristino del senso di controllo e di significato degli eventi, rendendo il gruppo più coeso e preparato ad affrontare situazioni stressanti. L’approccio di tipo narrativo sottolinea le modalità con cui i pensieri, le fantasie e le articolazioni verbali delle emozioni vengono esplicitate, ovvero una narrazione, un racconto costituito da un intreccio di storie in cui il modo di raccontare le azioni, le scene, i personaggi costituisce un mondo articolato di significati.